Oggi sul blog intervisto Elisa Betti di Le Terre Storte. Tante chiacchiere e un buon caffè (virtuale) per conoscere una nuova artigiana ed artista che ha deciso di essere online con la sua attività.
Argomenti del post
Benvenuta Elisa. Raccontami la tua storia.
Sono un’artigiana e un’artista. Ancora non ho ben chiaro dove finisce il mio essere artigiano e dove inizi l’artista. So solo che è una cosa che ho sempre voluto fare, ma ammetto che dire ai genitori ad 11 anni “desidero studiare arte e farne una professione”suonava strano, pensa poi che io ho iniziato a dirlo a cinque anni.
Così mi sono diplomata in chimica industriale, che mi è ancora molto utile, perché mi capita spesso di miscelare le materie prime per realizzare gli smalti, utilizzando conoscenze acquisite alle superiori. Nessuno ci pensa, ma dietro alla ceramica ci sono molta chimica e fisica.
Una volta diplomata, mi sono potuta dedicare alla mia passione; fortunatamente Faenza, la città dove vivevo, è considerata la capitale della ceramica e presso il Museo Internazionale delle Ceramiche ho potuto frequentare una scuola serale, dove ho messo in pratica le varie tecniche di lavorazione e la scultura.
Inizialmente, la ceramica e in particolare la scultura, era un secondo lavoro. Ho fatto l’operaio a turni durante il giorno e, quando tornavo a casa, nelle ore libere, mi dedicavo alla scultura. Pensandoci bene, per almeno cinque anni ho dedicato alla modellazione dalle 6 alle 8 ore al giorno, poi sono andata a vivere da sola e ho avuto meno tempo.
Il cambio è avvenuto quando l’azienda ha chiuso e mi sono trasferita, prima a Mantova e successivamente a Como, con il mio compagno. In questa città ho avuto qualche difficoltà a trovare lavoro e ho iniziato a tenere dei corsi di scultura in un’associazione culturale. Dopo un anno sono rimasta incinta e, avendo l’esigenza di un posto mio per poter gestire i miei impegni di mamma, ho deciso di aprire il mio piccolo laboratorio, dove, oltre che creare oggetti in ceramica, propongo corsi di modellazione, tornio e scultura.
Normalmente la mattina sono a casa, a meno che non ci siano dei corsisti in laboratorio, mentre dal primo pomeriggio fino alla sera, spesso anche le 22, rimango in laboratorio per tenere i corsi, le mie cose invece, le creo nel tempo libero. Vivendo in una città nuova, senza parenti vicini, devo gestire mia figlia da sola: stiamo insieme tutto il giorno, sia a casa che in laboratorio.
La comunicazione online è molto importante e mi sono accorta che, molto spesso, viene premiato chi è più bravo a comunicare, piuttosto che ad essere artigiano. Purtroppo i social hanno appiattito il mondo dell’artigianato, osservando i profili di chi vende ceramica, mi sembra che ci siano tanti oggetti tutti uguali, senza ricerca.
Per produrre i miei oggetti, impasto le terre per ottenere la sfumatura che mi interessa e realizzo i miei smalti, partendo dalle materie prime. C’è molto studio dietro agli oggetti in ceramica e chi non è addetto ai lavori non lo può sapere. Per questo, un po’ alla volta, cerco di comunicarlo anche online. Faccio il possibile per essere online in modo organizzato, perché essere molto presente in alcuni periodi e totalmente assente in altri, non paga assolutamente, anche se mi capita.
Programmo gli articoli e i post, in questo modo il sabato e la domenica cerco di non dedicarlo troppo al lavoro, penso sia importante passare del tempo con la famiglia e con mia figlia.
Ammetto che inizialmente trascuravo questo social, ma adesso sto cercando di impegnarmi di più. Dedico alcune ore della settimana alla fotografia. Mi piace molto fotografare, ho iniziato da piccola con mio papà e anche adesso sto cercando di migliorare la qualità dei miei scatti; un anno fa ho comprato una Reflex e sono improvvisamente tornata bambina. Ho un’idea precisa di quello che voglio trasmettere attraverso le mie creazioni e sto lavorando su come comunicare al meglio il mio messaggio al cliente. Ho scoperto un’applicazione che mi sta aiutando molto nel capire come pubblicare le fotografie sul mio profilo. Si chiama Unum e permette di vedere le immagini in anteprima, come se fossero già presenti sul proprio profilo. In questo modo, capisco subito se è meglio pubblicare uno scatto prima di un altro o sostituire un’immagine con un’altra.
Su questo social ho deciso di farmi conoscere con la pagina Le Terre Storte, dedicata a raccontare cosa succede in laboratorio. Le foto non sono bellissime, ma reali, perché scattate durante i corsi.
Si vedono mani che creano mentre modellano la creta e si percepisce l’atmosfera all’interno del laboratorio, fatta anche di chiacchiere e risate.
Facebook mi è molto utile per trovare persone interessate a partecipare ai corsi di ceramica che vivono nei dintorni di Como. Pubblico sempre almeno una volta a settimana, ma cerco di raggiungere anche i 3 post settimanali.
Blog
Ammetto che il blog è la sezione che ultimamente ho un pochino più trascurato. Spesso ho il blocco dello scrittore e, anche per mancanza di tempo, non pubblico più come all’inizio. Sono convita che aver curato, soprattutto inizialmente, il sito e il blog, mi ha aiutata a farmi trovare da possibili clienti. Ora sto cercando di tornare ad essere costante nello scrivere, soprattutto devo superare l’idea che alle persone non importino i miei pensieri o la mia vita, anche perché non è vero: gli articoli più reali sono anche quelli che hanno avuto un maggiore riscontro.
Etsy
Da qualche mese sono presente con lo shop Le Terre Storte di Elisa, all’interno della piattaforma Etsy.
Grazie ad Etsy, appunto, parteciperò ad una fiera dedicata all’artigianato per Natale, Etsy Made in Italy, che si terrà il 2/3 dicembre allo Sheraton Hotel, a Como.
Queste fiere, organizzate un po’ in tutta Italia nello stesso fine settimana, vedono come protagoniste le artigiane italiane di Etsy. Questo periodo dell’anno mi vede molto impegnata, sia per seguire i corsi che per riuscire a creare in tempo i nuovi prodotti dedicati alla fiera. Penso che questo sia un ottimo modo per unire il mondo online con quello reale, creando mercatini dell’handmade italiano di qualità.
Come vivi l’essere online con la tua attività?
Nella mia comunicazione online cerco sempre di trasmettere il messaggio che dietro la pagina Facebook, lo shop su Etsy, il profilo Instagram e il sito web c’è una persona vera e reale. Per questo i miei post non sono sempre perfetti e non ritraggono un’immagine costantemente felice. Ci sono giornate positive e negative, come succede nella vita di tutti.
Credo che il fare conoscere la mia attività sia un processo che richiede tempo e ha bisogno di attraversare varie fasi. La lentezza del cambiamento non deve essere vista in modo negativo, ma come un momento di crescita, necessario per farsi conoscere. Sono davvero felice di tutte le persone che ho conosciuto nel mio laboratorio, che hanno continuato a scegliere i miei corsi o prodotti, oltre ad avermi consigliata ad altre persone amanti della ceramica.
Saluto Elisa, ringraziandola per avermi fatto scoprire la sua storia e il mondo della ceramica. Provo tantissima ammirazione per tutto ciò che è riuscita a costruire da sola. Il mio consiglio è di rimanere sempre te stessa online, non c’è modo migliore per farsi conoscere di trasmettere la realtà di tutti i giorni, fatta di momenti positivi ma anche negativi.