Oggi sul blog intervisto Alessandra Ambrosini – Slow Wedding Designer. Tante chiacchiere e un buon caffè (virtuale) per conoscere una nuova professionista che ha deciso di essere online con la sua attività.

Benvenuta Alessandra, raccontami la tua storia.

Ho iniziato a fare la wedding planner 12 anni fa per caso, perché arrivavo da una serie di lavori molto simili tra loro che avevano come filo conduttore l’organizzazione sotto forma di eventi aziendali. Inizialmente, lavoravo in una azienda che si occupava di marketing e pubblicità ed organizzava eventi per presentare nuove linee e prodotti. Successivamente ho collaborato con una stilista che confezionava abiti da sposa a livello sartoriale. In quel momento, era il 2005, ho preso la decisione di rischiare e provare a cambiare. Sentivo di possedere le competenze necessarie per mettermi in proprio, ero ancora giovane e non sposata e la spinta finale è stata la motivazione a lasciare un lavoro dove non mi trovavo per niente a mio agio. Ho iniziato subito la mia grande avventura come Wedding Planner, grazie anche all’aiuto della sarta con cui collaboravo, che confezionando abiti da sposta, mi ha introdotta in questo mondo, conoscendo di persona professionisti del settore, come fotografi e le location ideali per organizzare matrimoni.

Appena ho aperto l’attività dovevo collaborare con un’amica francese, che faceva questo lavoro in Francia e aveva 10 anni in meno di me. Insieme avevamo già iniziato a pensare al sito, al logo e a tutta l’imbastitura del branding. Poi, in realtà questa amica la ho persa subito perché è dovuta tornare in Francia. Non mi sono data per vinta e mi sono messa al lavoro. È stato messo online il sito, all’epoca non sapevo niente di web, ma ho dato molta importanza a questo mondo, vetrina fondamentale per proporre servizi quando non hai un ufficio fisico e visibile dalla strada.
In realtà, avevo anche un ufficio in centro città che usavo per gli appuntamenti. Si faceva notare, perché all’epoca avevo usato colori molto forti ed appariscenti, rosso fuoco e bianco, in quel momento di moda.
Inizialmente, ho avuto anche quale incertezza del comunicare la mia professione. Un giorno mi telefonò una signora, pensando che fossi un’agenzia matrimoniale e mi chiedeva di trovarle marito. Ammetto che i primi periodi non sono stati facili, anche se molto, molto belli ed intensi.

Alessandra Ambrosini Slow Wedding Designer

Alessandra Ambrosini

Com’è oggi la situazione per i Wedding Planner?

L’arrivo della trasmissione “The Wedding Planner” ha sdoganato questa figura professionale. Ammetto che la trasmissione è stata un’arma a doppio taglio. Ho assistito ad una conferenza di Angelo Garini dove diceva che è stato sia un bene ed un male perché da un lato ha fatto conoscere questa attività, ma dall’altro tantissime persone si sono improvvisate Wedding Planner, spinte dall’idea che sia molto semplice e facile organizzare matrimoni. Tutti pensano che fare il lavoro del Wedding Planner sia bellissimo, una cosa gioiosa, in realtà è un lavoro di psicologia, stressante e ci vuole molta preparazione.

Negli anni la mia azienda è cresciuta, poi nel 2010 ho avuto una bambina e da qui ho incontrato i primi ostacoli. L’arrivo della crisi economica del 2008 non ha per niente aiutato. Ho iniziato a lavorare di meno, inizialmente avevo dato la colpa al fatto che quando ero rimasta incinta avevo un po’ mollato perché non sapevo se dopo la gravidanza sarebbe cambiato qualcosa. Mi sono rimessa sul mercato, ma le richieste erano drasticamente diminuite ed invece erano nati tantissimi colleghi, sempre Wedding Planner.

Ammetto, che ho avuto una pensante battuta d’arresto e sono entrata in forte crisi lavorativa ed esistenziale. Quando è arrivata mia figlia, come quasi sempre accade, cambiano le priorità, gli equilibri ed è tutto un gran ribaltone nella vita. Il lavoro non andava e nonostante la gioia di avere la bimba avevo mille preoccupazioni. Ho metabolizzato la situazione e mi sono sentita pronta per riprendere in mano le cose, dopo circa 5 anni.

Alessandra Ambrosini Slow Wedding Designer Fichi secchi

Fichi secchi al miele

Come è cambiata la tua attività?

Ho cambiato stile di vita compiendo delle importanti scelte sia personali che lavorative. Ho abbandonato completamente il planning, mi sono accorta che non era più nelle mie corde ed ho orientato il mio lavoro verso la parte creativa ed artistica. Ho deciso di puntare solo ed esclusivamente sugli allestimenti e la parte tipografica. Il mio nuovo mood di vita è lo slow living.

Cosa significa? Cerco di proporre prodotti a basso impatto: green, bio e realtà artigianali a km zero. Sicuramente non è facile, perché propongo servizi particolari, di nicchia. Ho preso questa decisione proprio per riflettere la mia vita e il mio modo di pensare nel lavoro, oltre che per differenziarmi e creare il mio spazio, riconoscibile e diverso dagli altri professionisti che si occupano di Wedding.

La tua promozione online come si è modificata?

Alessandra Ambrosini Slow Wedding Designer partecipazioni

Partecipazioni

Ho deciso di prendere in mano il mio brand circa un anno fa aiutata da Anna Ambrosi che mi ha guidata nel cambiamento. Ho buttato quasi tutto quello che avevo di vecchio, partendo dal nome, mi chiamavo “Silovoglio”.
Ho deciso di farmi conoscere attraverso il mio nome e cognome Alessandra Ambrosini. Ho rifatto il sito, ho riavviato il blog, ho sistemato tutti i canali social. Ho buttato tutto e ricaricato tutto nuovo.
Ho rivisto i contenuti pubblicati sulla pagina Facebook ed ho aperto il profilo Instagram che prima non esisteva. Quindi ho rifatto tutto quanto, l’unica cosa che ho tenuto sono alcuni contatti e gli indirizzi della newsletter, che ho ricominciato a scrivere, ma che ovviamente credo dovrò ripulirla perché sono persone che non possono essere interessate ai tipi di contenuti che ho deciso di inviare adesso.

 

 

Come utilizzi la Newsletter per comunicare con i tuoi clienti?

Alessandra Ambrosini Slow Wedding Designer progettazione

Progettazione

Da sei mesi ho deciso di scrivere la newsletter e ora posso dire che mi piace inviarla. In passato la inviavo con fastidio e ammetto che non ero nemmeno costante.
La invio con una cadenza fissa, circa ogni mese e mezzo. Il contenuto non è assolutamente pubblicitario, ma può essere visto più come una lettera che scrivo, di tipo personale con delle riflessioni, piccole storie, anche inerenti al mio lavoro, oltre che la segnalazione di eventi che ci sono in regione, piuttosto che qualche libro od artigiano che ho incontrato. Ha dei contenuti più ampi che non sono esclusivamente inerenti al mio lavoro.

Spesso mi cancello da newsletter con scritto:

oggi ti offro questo, oggi ti offro quest’altro

divento insofferente. Oggi, se vogliamo qualcosa sappiamo dove andarla ad acquistare. Ho evitato di fare una newsletter di questo tipo, perché dopo un po’ non vengono ne’ aperte ne’ lette e ci si cancella subito, infatti non la chiamo nemmeno newsletter, ma la immagino come la mia rubrica di persone importanti a cui scrivere.

Come gestisci il blog della tua attività?

Alessandra Ambrosini Slow Wedding Designer biglietti ringraziamento

Biglietto di ringraziamento

Il blog mi porta via molto tempo, tantissimo. Mi rendo conto che bisognerebbe avere una persona dedicata alla pubblicazione degli articoli sul blog. Pubblico due post a settimana. Il venerdì è dedicato alla cucina e condivido una ricetta, occupandomi anche degli scatti fotografici. Normalmente mezza giornata è dedicata alla realizzazione della ricetta, del contenuto e anche delle fotografie. Il giovedì pubblico il post con contenuti legati alla mia professione. Cerco di trovare delle tematiche inerenti al matrimonio Slow e la fase di ricerca dell’idea mi porta via sempre molto tempo.

Ho imparato molto su come organizzare il lavoro seguendo il gruppo delle Mansardine su Facebook, una miniera d’oro di spunti ed idee. È molto stimolante per una persona come me che lavora da sola e che avrebbe bisogno di un partner lavorativo. È difficile essere sempre sul pezzo. Ammiro le ragazze che riescono a fare il calendario editoriale, perché per me è un po’ complicato. In ogni caso, ci sto provando e mi sforzo tutti i giorni per essere il più possibile organizzata. So che deve diventare un appuntamento fisso, soprattutto per chi mi segue e cerco di essere per questo il più possibile coerente e regolare. Inoltre, quando riesco ad organizzare il lavoro del piano editoriale, posso dedicare del tempo alla mia vita privata. Proprio quando sono rilassata, magari lavorando nell’orto, in giardino con mia figlia o anche semplicemente a fare la spesa trovo nuove ed entusiasmanti idee da mettere in pratica nella mia attività.

Qual è il canale Social che preferisci?

Mi piace molto Instagram a livello personale. Il motivo è semplice, se dovessi essere un senso sarei sicuramente la vista e in questo mondo si da importanza proprio a ciò che si vede, la fotografia.
L’ho scoperto da poco e lo trovo più personale, quasi come un blog fotografico. All’interno del mio profilo @aletobehappy ho deciso di condividere immagini inerenti sia il lavoro che il mio quotidiano. Ci tengo a sottolineare l’importanza di utilizzare fotografie libere da copyright. Spesso vedo immagini utilizzate in modo non regolare, senza citare chi ha scattato la fotografia o i diritti, rendendo i siti web poco professionali e per niente autentici. Per questo, ho deciso di occuparmi personalmente della parte fotografica, scattando io stessa le fotografie che pubblico online.

Un consiglio a chi sta per sposarsi?

Il mio consiglio per chi sta per sposarsi è di non vivere l’attesa di questa giornata come se si dovesse fare un’operazione a cuore aperto. Capisco che venga vista come la giornata più importante della vita e molte ragazze sognano da quando sono piccole questo momento. Se si riesce a rimanere più rilassate è possibile vivere la giornata in modo molto più positivo. Godetevi il momento e cercate di assaporare ogni attimo di questa giornata, mettendo al primo posto solamente la vostra felicità.

Alessandra Ambrosini Slow Wedding Designer fedi nuziali

Porta fedi – Alessandra Ambrosini Slow Wedding Designer


Un grazie di cuore ad Alessandra per avermi accompagnata per mano nel suo mondo, ricco di autenticità e bellezza. La sua storia mi ha davvero colpita, la rinascita che l’ha portata ad un forte cambiamento della sua vita professionale ed anche personale. Il mio consiglio? Entra a fare parte della sua rubrica, porterà nella tua vita una parte del suo mondo slow.

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