Oggi sul blog ho il piacere di intervistare Maky di Casa Poetica. Tante chiacchiere e un buon caffè (virtuale) per conoscere una Professional Organizer che è online con la sua attività.
Argomenti del post
Benvenuta Maky. Raccontami la tua storia.
Sono nata naturalmente organizzata e abituata a gestire ed organizzare spazi.
Per 20 anni ho lavorato in un negozio di abbigliamento dove, oltre alle consuete mansioni, amavo organizzare il magazzino e gli spazi di lavoro. Successivamente sono diventata mamma e mi sono ritrovata a dover gestire due lavori più la famiglia. Due anni fa ho scommesso su me stessa e mi son detta “ci provo” e mi sono buttata in questa nuova avventura. Sono specializzata in ambito domestico, la riorganizzazione della casa parte sempre dall’armadio.
Chi si rivolge a me per delle consulenze mi confida di non farcela più perché tutte le mattine è una tragedia. Con il mio aiuto si innesca quel meccanismo che porta ad un modo di vivere più smart che fa guadagnare tempo e vivere in modo positivo. Dico sempre che è la casa che deve venire incontro a noi e una volta che è organizzata nel modo giusto per noi, ci si rende conto che vivere in questo modo ci fa stare bene. Per esempio, la mattina decidere velocemente quali vestiti indossare, perché l’armadio è ordinato; cucinare con una cucina organizzata, trovando tutto ciò che serve in un attimo.
Generalmente si rivolgono a me sia donne che uomini, accomunati dal fatto di non sapere da che parte iniziare. Molto spesso si tratta di persone che stanno attraversando una fase di rinascita, un grande cambiamento nella loro vita, come la perdita di un familiare o un cambiamento fisico. Persone che si sono separate dopo 20 anni di vita nella stessa casa e mi chiedono di ricostruire gli spazi secondo le nuove esigenze. Queste persone si trovano davanti ad una realtà che non conoscono e devono ripartire proprio dal cambiamento.
Quando è nata la figura del Professional Organizer?
Negli Stati Uniti la figura del “Professional Organizer” è nata nel 1983 e a distanza di 3 anni compariva sulle pagine gialle. In Italia è arrivata 4 anni fa, ma le persone non hanno ancora ben chiaro nella mente come questa figura possa essere utile nella vita di tutti i giorni. Il professional organizer aiuta quando si inizia a sentire nella propria vita il problema della disorganizzazione, dell’accumulo. Aiuta le persone a ricreare armonia nelle proprie case e successivamente a riorganizzarle in modo efficiente e su misura, per vivere bene e risparmiare tempo.
Una delle cose più belle di questo lavoro è che si costruisce tutto sulla base delle esigenze della persona che si ha davanti, di come affronta la vita, delle abitudini e necessità. Il decluttering è la parte più importante e quantomeno più difficile, ma dico sempre che l’oggetto più difficile da eliminare è il primo: successivamente si entra nel meccanismo e si prende il via.
Subito sono partita con la pagina Facebook e quest’anno mi sono regalata il sito web con il blog.
Ho deciso di gestire personalmente il blog, che ovviamente curo in modo molto organizzato. Preparo il piano editoriale in anticipo, per esempio adesso ho già predisposto i contenuti per i primi mesi del prossimo anno. Ho diviso gli argomenti del blog per tematica e il fil rouge che lega tutto è il fatto di raccontare sempre storie vere, delle realtà che incontro con il mio lavoro. La prima settimana racconto una storia, la seconda esce un nuovo articolo dedicato ad un libro, la terza “mai più senza” propongo gli oggetti o metodologie utili per affrontare l’organizzazione, la quarta settimana possono esserci delle mie considerazioni personali o un’intervista. In questo modo, tutti i contenuti per un mese sono organizzati al meglio.
Desidero trasmettere anche online la mia personalità, il mio modo di essere, per questo pubblico spesso fotografie dove sono presente con il mio ciuffo rosa in autogestione, senza filtri. Sono sicura che non avrei il seguito che ho se mi fossi prefissata di scrivere o di apparire in un modo diverso, impostato ed innaturale.
Sulla pagina Facebook pubblico 3 volte durante la settimana e spesso la mattina un selfie che definisco selvaggio. Anche in questo l’organizzazione e la programmazione è fondamentale, generalmente i contenuti li preparo almeno 15 giorni in anticipo, in modo da poter essere tranquilla. Dedico 1 o 2 ore della settimana per preparare i post e successivamente mi concentro su altre cose.
L’organizzazione è anche questo: gestire al meglio il tempo che ti consente di fare le cose più facilmente.
Il tuo consiglio per chi è disordinato come me?
Parti dalle piccole cose, sempre. Ad esempio: com’è la tua scrivania? Quanti foglietti ci sono in giro? Tutte le penne scrivono e ogni matita è ben temperata? Ecco. Guarda bene, cerca di avere un buono spazio dove muoverti, in caso svuotala completamente e riparti da capo. Butta quello che non funziona e che non serve più, metti ogni cosa dove abbia senso che stia, ti sarà più facile ed immediato trovarlo e riporlo. All’inizio sembra difficile, ma il cambiamento sta nel fare un piccolo sforzo all’inizio, cercando di trasformare un piccolo gesto in una buona abitudine. Il giovamento fisico e psicologico che ne trarrai sarà la forza che ti spingerà a continuare.
Grazie Maky, pochi giorni fa ho deciso di riordinare casa e hai proprio ragione, il giovamento fisico e psicologico dato dall’ordine porta a stare bene con se stessi sia al lavoro che a casa. Le buoni abitudini aiutano molto a migliorare il rapporto con il lavoro e la vita quotidiana, basta un piccolo sforzo iniziale e poi la strada è quasi in discesa. Tra poco, tocca anche all’ufficio, grazie per i preziosi consigli.