Oggi sul blog ho il piacere di intervistare Chiara Serluca di Chiaridee Graphic Design. Tante chiacchiere e un buon caffè (virtuale) per conoscere una nuova professionista del web.

Benvenuta Chiara. Raccontami la tua storia.

Sono Chiara, nata e cresciuta a Milano. Sono sempre stata molto creativa, sin da piccola. Ricordo che mi mettevo sul letto con i fogli A4 della stampante e disegnando davo vita a vere e proprie storie dando la voce ai personaggi che nascevano sulla carta. Alle medie creavo giornalini per i miei amici con immagini raccolte qua e là e storie che scrivevo con la macchina da scrivere, poi mio papà faceva le fotocopie per poterli distribuire. Ho sempre pensato di frequentare il liceo artistico, ma al momento della scelta mi sono iscritta allo scientifico per poi proseguire con Design al Politecnico di Milano.

Chiaridee Chiara Serluca

Chiara Serluca – Chiaridee Graphic Design

Appena ottenuta la laurea ho trovato lavoro come dipendente prima in una casa editrice e poi in una società di pubblicità esterna, che allestiva la città con cartelloni pubblicitari e si occupava di arredo urbano. Dopo 10 anni di servizio, con la crisi mi sono trovata, poco dopo la nascita del mio primo bimbo Lorenzo, senza lavoro. Con mio marito ci siamo resi conto che stavamo vivendo una vita sempre in macchina, bloccati nel traffico di Milano. Abbiamo quindi deciso di trasferirci in Umbria, sul lago Trasimeno, dove studiava mia cognata. Qui la vita ha preso un ritmo molto diverso ed è arrivata anche la piccola Beatrice. È in questo momento che ho deciso di aprire il mio piccolo studio grafico, fondando in contemporanea la Rete al Femminile di Perugia (dall’idea di Gioia Gottini, ora diventata associazione nazionale).
Ho iniziato un passo alla volta ed i primi lavori sono arrivati grazie al passaparola ed alla Rete. Ho deciso di essere online con l’attività e dopo il sito e la pagina Facebook, trovo nuovi clienti soprattutto grazie ad Instagram. Mi rivolgo principalmente a donne dai 25 ai 45 anni, piccole imprenditrici titolari di uno studio professionale, un negozio, un piccolo business insomma, occupandomi del loro branding. Curo la loro immagine coordinata, partendo dal logo e proseguendo con tutti gli elementi cartacei necessari alla loro comunicazione (per esempio, biglietti da visita, pieghevoli, brochure, ecc), ponendo attenzione anche alla loro immagine sui social e nel web.

Cosa significa essere online con la tua attività?

Essere online con la mia attività significa essere presente sui social con continuità – al giorno d’oggi è impossibile fare a meno! – e non è sempre facile unire gli impegni familiari con quelli lavorativi.
Nel tempo ho dato spazio anche a diversi aggiornamenti sulla presenza online: seguo Silvia Lanfranchi per esempio, partecipando anche sia alla prima che alla seconda edizione di Agostoin31click. Trovo inoltre approfondimenti utili ed interessanti anche sul sito di Cpiub e su quello di Gioia Gottini.

Inizialmente su Instagram pubblicavo giorno per giorno, fotografando sul momento ciò che volevo mostrare. Ora sono più organizzata, ho un piano editoriale che tengo costantemente aggiornato e lo seguo nel tempo. In questo modo riesco a pianificare e programmare i post e ad avere un percorso da seguire. Ho deciso inoltre di pubblicare costantemente sul blog, anche se non è facile, ma ci tengo molto a portarlo avanti e a raccontare qualcosa della mia attività oltre che di un po’ di me.

Come è cambiata la tua vita da dipendente a freelance?

La mia vita è molto diversa da prima, ora che sono freelance. Non tornerei indietro. Mi viene sempre l’ansia a ripensare al passato. Non c’erano orari e spesso facevo tardi la sera, lavoravo anche la domenica. La qualità della mia vita è migliorata molto da allora. Ammetto che anche adesso mi capita di lavorare la sera, fino a tardi, e nei fine settimana, ma non mi pesa perché sono io a decidere quando e quanto lavorare. Sono contenta così. Riesco a seguire i miei bambini e durante la mattina, quando loro sono a scuola, lavoro. Il pomeriggio posso accompagnarli e seguirli nelle diverse attività, sportive e ricreative.

Come è nato il progetto Agenda MIA?

L’Agenda MIA è nata l’anno scorso in collaborazione con una mia amica, Alicia di Coccolarte Bottega Creativa, che si occupa delle illustrazioni. L’idea di crearne una è nata proprio da un bisogno: non avevamo trovato un’agenda che ci piacesse al 100%, alcune contenevano cose inutili ed altre erano troppo fredde e spoglie. Dopo le agende del 2017, adesso siamo al lavoro per migliorare quella per il 2018. Grazie ai feedback che abbiamo ricevuto lo scorso anno, l’edizione 2018 è stata rivista e migliorata sulla base dei suggerimenti che ci sono pervenuti. Il formato lo faremo un pochino più piccolo e ovviamente ci saranno sempre gli anelli, comodissimi per girare ogni pagina.

Agenda ChiarideeCoccolarte

Agenda MiA

Hai qualche sorpresa per il 2018?

Per scaramanzia, dico solo che c’è un bel progetto in cantiere, che coinvolge alcune illustratrici conosciute grazie ad Instagram. Seguitemi sui miei profili social e iscrivetevi alla newsletter, sarete sempre aggiornate sulle ultime novità!

Mi racconti come è andato lo Swappago ad agosto?

L’idea di organizzare lo Swappago è nata dopo che mi sono accorta che su Instagram avvengono spesso scambi, però di solito tra artigiane o chi produce oggetti reali. Per questo mi sono inventata lo swap per il mese di agosto (da qui è nato Swap-p-ago), con l’idea di realizzare scambi e conoscenze tra professioniste che propongono anche servizi e non solo prodotti. Temevo che il mese non fosse l’ideale e che molte persone fossero in vacanza. In realtà, è successo l’opposto: in molte hanno avuto tempo per personalizzare con più attenzione le sorprese da inviare e realizzare offerte dedicate per i loro servizi. Io stessa ho avuto più tempo per organizzare gli abbinamenti, che non sono stati fatti in modo casuale: ho cercato di combinare la professionalità e le capacità di una professionista con le caratteristiche di un’altra, in vista di possibili nuove collaborazioni tra donne. In totale hanno partecipato 56 professioniste e, visto il successo dell’iniziativa, sto pensando di organizzare uno Swappago primaverile, vedremo!

Chiaridee Swappago

 


Saluto Chiara di Chiaridee con gli occhi ancora luccicanti, dopo aver ascoltato la sua storia. Penso a come sia riuscita a cambiare vita e soprattutto sia stata capace di creare un lavoro su misura. Riuscire a conciliare la vita professionale, ricca di impegno e soddisfazioni con quella familiare non è per niente facile. Intanto, aspetto con ansia il prossimo Swappago in primavera, visto che il primo l’ho perso perché ero in Mozambico e quando riuscivo a collegarmi ad Instagram vedevo incuriosita tantissimi scatti di regali e pacchetti a sorpresa scambiati tra professioniste lungo tutta Italia.

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